Piranesi - Susanna Clarke
- Emanuela Colombo
- 25 mag 2021
- Tempo di lettura: 6 min

Casa editrice: Fazi Editore
Anno di pubblicazione: 2021
Titolo originale: Piranesi
Dove acquistarlo: Nella tua libreria fisica di fiducia. Se non ce l'hai, dai uno sguardo qui!
Come parlare di Piranesi senza fare spoiler? Sarà un'impresa ardua, ma ci proverò. Metterò degli asterischi quando proprio non potrò esimermi da svelare cose, ma li relegherò alla fine della pagina, così non rovino nulla a nessuno.
Ci sono state diverse fase nella pre-lettura e lettura di questo libro. Inizialmente non volevo acquistarlo, anche se il successo della sua pubblicazione mi ha incuriosita non poco. Non conoscevo l'autrice, quindi per me era tutto nuovo, mi intrigava solo moltissimo la trama.
Una volta uscito, ho visto il mio feed Instagram praticamente preso d'assalto da questo titolo. E dunque ho rinunciato, non mi andava di farmi condizionare dal successo mediatico, lo avrei fatto più in là.
Poi un giorno sono uscita, sono andata in libreria e lui mi ha chiamata. E quando i libri chiamano, devi prenderli. Così ho cominciato la mia avventura nella Casa.
La trama della quarta di copertina è la seguente, in breve. Piranesi vive nella Casa, forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. Ogni martedì e venerdì si incontra con l'Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcun altro è arrivato nella Casa.
Per le prime 28 pagine non ho capito un bel niente. Mi sono trovata catapultata in questo mondo senza capire né come, né quando. Col senno di poi, posso dire che credo lo scopo della Clarke fosse stato proprio questo*. E sempre col senno di poi posso dire che la cara Susanna mi ha buggerata dalla primissima pagina, ma io ancora non lo sapevo.**
E dunque ho scritto mille note ai margini, per cercare di orientarmi e dare un senso razionale al tutto, fin quando ho capito che non ce n'era bisogno. La Razionalità non apparteneva a quel Mondo. Mi sono rilassata, ho lasciato perdere la matita e mi sono goduta anche io la Casa. Da lì in poi ho provato un benessere che mi ha accompagnata per l'intera durata del libro.
L'unica cosa certa era che la Casa io l'avevo già vista. E questo perché, credo tu lo sappia, ho studiato Arte e mi sono laureata con una tesi in Incisione moderna. Al nome Piranesi potevo mai non abbinare quello di Giambattista e i suoi labirinti?
Non ho mai visto alcuna indicazione che suggerisse che il Mondo stesse arrivando a un Confine, ma soltanto il regolare susseguirsi di Saloni e Corridoi a Perdita d'Occhio. Nessun Salone o Vestibolo, nessuna Scalinata, nessun Corridoio è privo di Statue. [...] Fuori dalla Casa ci sono solamente Corpi Celesti: Sole, Luna e Stelle.

La Casa ha tre Livelli. I Saloni inferiori sono il Regno delle Maree. [...] I Saloni Superiori sono il Regno delle Nuvole. [...] Fra questi due Livelli si trovano i Saloni di Mezzo che sono il regno degli uccelli e degli uomini.
Il racconto è quello che leggiamo dagli appunti di Piranesi, anche se non è convintissimo di chiamarsi davvero così.
Piranesi. E' così che mi chiama. Il che è strano, perché, per quanto io possa ricordare, non è il mio nome. [...] Una volta ho chiesto all'Altro perché mi chiamava Piranesi. Lui è scoppiato in una risata venata d'imbarazzo. «Oh, quello», ha detto. «Be', credo che all'inizio fosse una specie di battuta di spirito. Dovevo pur chiamarti in qualche modo. E questo ti andava a pennello. E' un nome associato ai labirinti. Non ti dispiace, vero?
La solitudine è un'altra grande protagonista di questo libro, ma non è avvertita come malus dal personaggio principale. Parla con le Statue, porta offerte alle Tredici Persone dell'Alcova - o quantomeno, alle loro ossa -, passa il suo tempo a studiare gli astri, i flussi delle maree, ad ingegnarsi su come raccogliere cibo, ad osservare il linguaggio degli uccelli, ad esplorare il Mondo, a conoscere se stesso. Non si sente mai realmente solo. Naturalmente, ad un certo punto l'idea che ci potesse essere qualche altro uomo nella Casa - oltre lui e l'Altro - lo ha elettrizzato come non mai:
Quasi ho dimenticato di respirare. Per un attimo, ho avuto un barlume di come potrebbe essere se, invece di due persone, nel Mondo ce ne fossero migliaia.
C'è un'idilliaca atmosfera che a volte è squarciata dalle cose reali, quasi sempre riconducibili all'Altro, ed un po' scombussolava anche me.***
L'Altro è un personaggio che da subito sta un po' sui coglioni, per dirla senza mezzi termini.
Dalle prime pagine si capisce che "sfrutta" in un certo senso lo studioso per le sue capacità ed infatti Piranesi gli serve solo per una cosa: acquisire la Conoscenza Segreta. Per farne cosa, poi? Per usarla e piegare sotto la sua volontà le menti inferiori e raggiungere una sorta di immortalità. Una cosa terribile, come Adamo e il frutto proibito per intenderci.
Ma Piranesi, che è l'emblema della Purezza, vede questi studi in un'ottica leggermente diversa: lui in quanto scienziato ed esploratore, si sente in dovere di lasciare le testimonianze degli Splendori del Mondo. Questo è l'unico motivo che lo spinge ad aiutare l'altro nelle sue ricerche. ****
«Salve. [...] Lei è la Sedicesima Persona». «Non ti seguo, giovanotto» «Nel Mondo esistono due Vivi, tredici Morti e adesso lei», ho spiegato.
Ecco. Ad un certo punto il Mondo comincia a popolarsi. Arrivano persone. E dubbi. E buchi di memoria. E naturalmente non starò qui a parlarvene, perché siamo a metà libro e questa parte l'ho divorata proprio perché è piena di azione ed introspezione.
Cosa facciamo allora fino alla fine dell'articolo?
Well, it's funfact time!
All'interno del libro si fanno citazioni ad alcuni libri e conferenze (se hai letto già la nota al * - II paragrafo, sai già di cosa parlo). Io, e come ho potuto notare altri malati di mente, sono andata a cercarmi questa bibliografia ed ho trovato cose interessanti. Inoltre, ci sono anche molti altri riferimenti reali.
È da stupidi, lo so.
MA...!
una delle case editrici dei libri citati è la Allen&Unwin. Attualmente è una casa editrice indipendente australiana, ma tempo fa era un editore inglese. La società, fondata nel 1871, vede tra i libri di maggior successo pubblicati i lavori di J. R. R. Tolkien (fra cui Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit);
altri riferimenti al gruppo degli Inklings sono a C.S.Lewis e Owen Barfield, che ritroviamo nell'epigrafe e negli articoli delle conferenze;
come successe per Barfield, anche qui troviamo riferimenti a Rudolf Steiner, ideatore della antroposofia, la quale affermava che gli esseri umani un tempo conoscessero intuitivamente il mondo spirituale e si potesse comprenderlo tramite una sorta di chiaroveggenza;
credo che per le mummie di Marepool, Susannina abbia fatto riferimento all'Uomo di Lindow del Museo di Manchester. Non farò lo spiegone, soprattutto perché non posso spoilerare cose, quindi clicca qui e ti rimando ad un bell'articolo;
come aveva fatto già in Jonathan Strange & Mr Norrell (libro che ora vorrei davvero leggere) utilizza tutte queste queste cose per quello che comunemente si chiama Metafiction: in poche parole, ci fa credere che degli elementi siano veri per farci entrare ancora di più nel testo.
Tornando a Piranesi, la scrittura della Clarke è ammaliante, studiata, ma allo stesso scorrevole e colloquiale. La bellezza formale fa da padrona all'intero testo, considerando anche tutte le innumerevoli parole con l'iniziale in maiuscolo. D'altronde, non si poteva fare altrimenti per omaggiare la Bellezza della Casa.
La Bellezza della Casa è incommensurabile; la sua Gentilezza, infinita.
Per il mio modesto parere, devi assolutamente leggerlo.
E poi magari ne parliamo insieme!
Ora lascio qui tutto quello che può risultare spoiler, se non ti va ti basta chiudere e venire a trovarmi su Instagram!
* così come Piranesi arriva nella casa, anche lei ci porta qui, facendo le veci di Ketterley.
** dalle citazioni riportate nell'epigrafe, si capisce subito che il libro è intriso di magia. Ma non potevo mai immaginare che il riferimento a Il nipote del mago (il libro scritto come una sorta di prequel a Le Cronache di Narnia) fosse letterale. Io non ho letto i libri della saga, ma mi sono informata: in questo specifico romanzo si passa ad un nuovo mondo attraverso un anello, che riporta però tutti in questa Foresta che funge da ponte tra gli innumerevoli mondi. Inoltre, l'altra nota in epigrafe è una citazione tratta da Laurence Arne-Sayles, che io credevo esistesse davvero. Beh, no. È uno dei personaggi del libro. Maledetta, maledetta Susanna.
*** ci sono stati momenti in cui mi sono sentita come in The Truman Show. Alla fine i miei dubbi son stati altamente confermati.
**** e cosa vuoi dirci, Susannina? Che in un certo senso anche noi siamo diventati l'Altro a causa del progresso? Che vogliamo sempre di più e non riusciamo a godere delle meraviglie che invece circolano attorno a noi? Ti dirò, lettore. Se avessi letto questo libro nel primo lockdown - quello di marzo/maggio 2020 per intenderci - avrei pianto ad ogni pagina più di quanto non facessi già. Per un motivo piuttosto semplice: il mondo si è dovuto fermare per farci capire queste cose. Cavolini!
Cavolini!