#samarnews: la cinquina dello Strega si sposta sotto al Noce
- Emanuela Colombo
- 13 apr 2021
- Tempo di lettura: 2 min

Parliamo oggi del Premio Strega, uno dei più prestigiosi premi in Italia.
Cominciarono, nell’inverno e nella primavera 1944, a radunarsi amici, giornalisti, scrittori, artisti, letterati, gente di ogni partito unita nella partecipazione di un tema doloroso nel presente e incerto nel futuro. Poi, dopo il 4 giugno, finito l’incubo, gli amici continuarono a venire: è proprio un tentativo di ritrovarsi untiti per far fronte alla disperazione e alla dispersione. Prendiamo tutti coraggio da questo sentirci insieme. Spero che sarà per ognuno un vivido affettuoso ricordo.
Così Maria Bellonci racconta la nascita di questo gruppo che in seguito, grazie anche all'industriale Guido Alberti, portò alla creazione di un premio culturale tutto loro: il Premio Strega, chiamato così proprio grazie ad Alberti, la cui azienda di famiglia produceva il rinomato liquore.
Come funziona?
Quattrocento uomini e donne di cultura propongono un libro pubblicato in Italia tra il 1º marzo dell’anno precedente e il 28 febbraio dell’anno in corso, secondo regolamento. Tra le proposte vengono selezionate 12 opere, che nel mese di giugno diventeranno solo 5.
Il primo premio fu annunciato nel 1947 ad Ennio Flaiano per la sua opera Tempo di uccidere, edita Longanesi.
Quest'anno la cinquina non verrà proclamata come solito a Casa Bellonci a Roma, bensì per la prima volta a Benevento, precisamente al Teatro Romano. Da campana non posso non essere fiera di questa decisione!
«La votazione per la scelta dei cinque libri finalisti non si terrà in Casa Bellonci, come da tradizione. Già nelle scorse due annate, a causa dei lavori di ristrutturazione della sede, ci eravamo spostati al Tempio di Adriano della Camera di commercio di Roma, che ringrazio per l’ospitalità. Ora i lavori sono terminati, ma le norme anti Covid-19 ci impediscono di potere accogliere le tante persone che di solito partecipano all’appuntamento. Ci è sembrato giusto, in un anno speciale per il Premio, tenere l’incontro a Benevento, la città del Liquore Strega» (Giovanni Solimine, Presidente della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci)
Per il 2021 i titoli scelti (la famosa "Dozzina") sono i seguenti:
Il libro delle case, Andrea Bajani (Feltrinelli)
Il pane perduto, Edith Bruck (La nave di Teseo)
Splendi come vita, Maria Grazia Calandrone (Ponte alle Grazie)
L'acqua del lago non è mai dolce, Giulia Caminito (Bompiani)
Sembrava bellezza, Teresa Ciabatti (Mondadori)
Borgo Sud, Donatella Di Pietrantonio (Einaudi)
Cara pace, Lisa Ginzburg (Ponte alle Grazie)
Le ripetizioni, Giulio Mozzi (Marsilio)
La casa delle madri, Daniele Petruccioli (Terrarossa)
Due vite, Emanuele Trevi (Neri Pozza)
Adorazione, Alice Urciuolo (66thand2nd)
L'anno che a Roma fu due volte Natale, Roberto Venturini (SEM)
Non sono mai riuscita a leggere la rosa dei cinque finalisti, quest'anno vorrei almeno provarci.
Tu? Ti trovi d'accordo con i titoli vincitori dei premi passati? Io non molto...
Fammelo sapere nei commenti!
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