Happy birthday, Adeline!
- Emanuela Colombo
- 25 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min

«La morte era un tentativo di comunicare, la gente sente l'impossibilità di raggiungere il centro che, misticamente, ci sfugge; così ciò che è vicino si allontana; l'estasi svanisce; si resta soli»
Ebbene sì, oggi sono ben 139 anni dalla nascita di questa meravigliosa donna, che si presta ancora ad essere fotografata.
Quando si pensa a Virginia, si pensa quasi sempre al Bloomsbury, ai suoi amori tormentati - col marito e con Vita - e, soprattutto, si pensa al femminismo.
Io non vorrei parlarti di nessuna di queste tre cose.
Per me Virginia Woolf, nata Adeline Virginia Stephen, è la donna dell'acqua.
L'acqua è l'elemento che più caratterizza le sue opere ed è dalle onde che trae spunto per il suo stile narrativo, come già avveniva in Irlanda per Joyce e in Francia per Proust.
Non solo: l'acqua, in particolar modo quella del fiume Ouse dove decise di togliersi la vita, è stata la risoluzioni a tutti i suoi problemi: la pace dopo una vita di tormenti.
consiglio del momento
Per la situazione che stiamo vivendo, consiglio vivamente di leggere The Waves, non il suo romanzo più famoso, ma quello più sperimentale. Al suo interno possiamo trovare sei soliloqui dei sei personaggi che vi abitano, portando all'esplorazione della propria individualità, ma anche della comunità. In queste fasi di quarantena forzata, credo sia un buon libro da leggere, dal momento che ogni personaggio è sì distinto, ma insieme agli altri compone una fedele rappresentazione di una silenziosa coscienza centrale.
Un genio che ci ha donato più di quanto lei potesse immaginare.
Una donna che, raccontando una passeggiata, ha cambiato la storia della letteratura.
Una donna che, con una semplice stanza e cinquecento sterline, ha invocato l'indipendenza femminile.
Una donna che, con un "momento dell'essere", ha insegnato a dare importanza alle piccole cose del quotidiano.
È una scrittrice che apprezzi?
Cosa ami o odi di lei?
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