C'erano un'argentina, un finlandese, uno spagnolo e un francese...
- Emanuela Colombo
- 21 gen 2021
- Tempo di lettura: 4 min

No, tranquillo, non è l'inizio di una barzelletta!
Sono solo gli autori dei libri che vedi in foto.
Mi rendo conto di essere un po' lenta nella lettura, questo perché soppeso parola per parola e mi perdo a fantasticare sulle immagini evocative di ogni minima frase. Dunque la lettura procede - secondo i suoi ritmi - ma non voglio lasciarti senza di me per troppo tempo.
Vuoi scoprire i libri in scaletta?
Te li presento in ordine sparso.
La crepa, Claudia Piñeiro
Questo libro me lo ritrovo sullo scaffale perché era parte di un gioco tra me e il mio compagno: io compro un libro a te, tu fai altrettanto, li leggiamo a scatola chiusa.
Mi sono scoperta una amante della letteratura sudamericana, per il modo che hanno questi autori di scrivere e di raccontare le loro emozioni, mescolate quasi sempre ad un contesto socio-politico molto presente.
La quarta di copertina recita:
Nella vita da uomo qualunque dell’architetto Pablo Simó c’è una fessura inconfessabile, una crepa che gli tormenta la coscienza: Nelson Jara. Forse era solo un piccolo truffatore, una ‟canaglia”, ma anche Pablo Simó sa di essere una canaglia, nonostante l’apparenza di irreprensibile professionista e buon padre di famiglia. Come una crepa che si allunga e si allarga, tutte le piccole certezze quotidiane di Pablo si sgretolano: una giovane donna che sembra sapere chissà cosa su Jara scatena in lui un’attrazione dirompente, la famiglia va in frantumi, il lavoro diventa insopportabile, e passo dopo passo la tentazione di essere canaglia fino in fondo lo travolge. Ancora una volta Claudia Piñeiro ci narra i piccoli inferni di una variegata umanità, nella monumentale Buenos Aires invasa dal cemento delle speculazioni edilizie dove l’apparenza, più che mai, inganna.
Già questo è bastato per scatenare in me la curiosità!
Piccoli suicidi tra amici, Arto Paasilinna
Lo corteggiavo da tempo in libreria e poi un giorno ho deciso: tu verrai a casa con me. Anche perché ti confesserò una cosa: è il mio primo Iperborea! Sono emozionatissima, perché per me questi testi sono dei piccoli gioielli, frutto di uno studio di ricerca di una letteratura un po' troppo di nicchia, dunque da leggere assolutamente. Un romanzo grottesco dalla storia particolare, che mette insieme dei personaggi che per un motivo o per un altro vogliono farla finita. Ti lascio anche qui la quarta di copertina:
Ci sono momenti in cui i ripetuti insuccessi, un matrimonio a rotoli, lo stress, la solitudine sembrano davvero troppo per conservare la voglia di vivere: non è meglio farla finita e andarsene da questo mondo che pare sempre meno "un luogo adatto all'uomo"? Seduto sui gradini di casa con una bottiglia di birra in mano, il direttore Onni Rellonen, imprenditore fallito, decide di dire basta a "quel suo vivacchiare privo di senso". Ma cosa succede se il fienile scelto per "il botto finale" è già occupato da un colonnello a riposo risoluto a mettere fine ai suoi giorni? Non ci saranno anche molti altri nelle stesse condizioni, con cui varrebbe la pena di spartire timori, rischi e spese, per un dignitoso suicidio collettivo? E così, caricati sulla Saetta della Morte, lussuoso pullman dotato dei più desiderabili comfort, trentatré selezionati aspiranti suicidi partono per un viaggio che li porterà da un capo all'altro dell'Europa alla ricerca del migliore strapiombo da cui lanciarsi nel vuoto.
Come non acquistarlo con questi presupposti?
La cattedrale del mare, Ildefonso Falcones
Sono follemente innamorata dei romanzi ambientati in epoche antiche, così come lo sono dei film e delle serie in costume. Quando ho sentito parlare di questo libro (che è anche il primo dell'autore) l'ho subito inserito nella wishlist ed un colpo di fortuna qualche tempo fa me lo ha fatto acquistare ad un prezzo molto vantaggioso. Vi lascio la trama:
Barcellona, XIV secolo. NeI cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Arnau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei... Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". E all'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno...
Avventura e sentimento in una atmosfera gotica: riuscirà a farmi battere il cuore?
Il signor Malaussène, Daniel Pennac
Quest'ultimo romanzo è una sfida con me stessa, perché vorrei avvicinarmi a questo autore di cui non ho mai letto nulla. Così, a pelle non mi intrigava. "Il Signor Malaussène" è il quarto libro del ciclo di Belleville - il quartiere che fa da sfondo a queste vicende -, ma credo che possa anche essere letto da solo, con una attenta analisi preliminare dei componenti della famiglia.
Di cosa parla?
Una folta squadra di personaggi, gran parte dei quali già noti ai lettori di Pennac, tra cui sono equamente distribuiti buoni e malvagi, uno sfondo storico e sociale contemporaneo tratteggiato in tutta la sua complessità, un complicato intreccio poliziesco in grado di mantenere vive l'attenzione e la tensione del lettore. In una Belleville assediata dagli ufficiali giudiziari, la tribù Malaussène oppone una strenua resistenza. Al centro dell'azione il cinema Zebra, dove sta per essere proiettato, una sola volta e poi distrutto, il Film Unico di un vecchio e celebre produttore cinematografico e la scomparsa di alcune prostitute meravigliosamente tatuate.
Ne hai già letto qualcuno? Come ti sono parsi?
Consigli, spunti, un abbraccio randomico?
Dimmelo nei commenti!
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